Gli specialisti di robotica dell’Università di Cambridge creano un robot in grado di imitare le emozioni umane.
Il robot si chiama Charles. Il responsabile del progetto, il professor Peter Robinson, ritiene che nel corso degli anni il suo team abbia compiuto notevoli progressi nel riconoscimento e nella simulazione delle espressioni facciali umane.
I dipendenti del dipartimento di tecnologia e scienza informatica stanno esplorando seriamente vari modi e metodi di interazione tra persone e macchine. Ritengono che l’emozione da parte di un robot quando comunica con un essere umano possa portare la robotica a un livello completamente nuovo.
24 motori sintonizzati per far lavorare i muscoli di Charles. È in grado di aggrottare le sopracciglia, muovere la mascella, controllare la bocca. Un computer invia al robot un segnale di una particolare emozione, sulla base dei dati ottenuti da una videocamera. Il processo di acquisizione e trasmissione delle informazioni richiede in media 3 secondi.
Sebbene gli autori del robot siano riusciti a ottenere un notevole successo nel suo sviluppo, i motori non sono ancora in grado di competere con i muscoli umani. Le espressioni facciali non sembrano naturali e le persone che hanno avuto modo di parlare con Charles hanno notato la stranezza della sua smorfia. Ciò significa che, a livello inconscio, la maggior parte di noi è in grado di “leggere” il volto dell’interlocutore, determinando la sincerità o la falsità dei suoi giudizi.
Gli scienziati intendono continuare a lavorare sulla loro invenzione, per migliorarne la mimica e renderla il più possibile simile a un vero essere umano.
Che tipo di emozioni è in grado di mostrare questo robot?
Sembra incredibile! Ma mi chiedo, queste emozioni che il robot può mostrare sono vere o solo simulate? E quali sono i vantaggi di avere un robot capace di esprimere emozioni?