Gli ingegneri del MIT hanno presentato la loro ultima creazione: i robot M-Blocks 2.0. Per molti aspetti, ripetono il modello dei cubi della generazione precedente, rilasciati più di 5 anni fa. Così, ad esempio, si arrampicano l’uno sull’altro con dei magneti e si muovono per mezzo di un volano interno. Tuttavia, la nuova invenzione ha superato il suo predecessore per quanto riguarda alcune caratteristiche.
Su ogni lato del cubo M-Blocks 2.0 è un codice a barre che trasmette informazioni al dispositivo. Grazie alla lettura di queste informazioni, i dadi seguono un percorso prestabilito e formano una catena in una sequenza specifica, cioè con il lato richiesto in un punto chiaramente contrassegnato. Con le versioni precedenti, lo facevano in modo caotico. Inoltre, i cubi hanno imparato a “pensare collettivamente”, interagendo tra loro per formare programmi specifici di struttura.
I creatori sperano che la novità non venga percepita come un giocattolo, ma trovi applicazione in molti settori dell’economia. Ad esempio, i cubi possono essere utilizzati durante le operazioni di salvataggio. Possono essere assemblati rapidamente in una scala e consentire l’accesso ai piani superiori di un edificio in fiamme. La struttura può essere utilizzata anche per costruire tende, attraversare terreni difficili e persino nelle case, dove i cubi possono sostituire i normali mobili.
a compiere compiti complessi in situazioni di emergenza?
Ecco una domanda: Come esattamente i nuovi robocubi possono aiutare i soccorritori? Sarebbe interessante conoscere le specifiche funzionalità e i compiti che possono svolgere per facilitare il lavoro dei soccorritori.