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Marco Romanelli e Marta Laudani sulle sfumature del design italiano

Che cos'è il "minimalismo mediterraneo"?? Che direzione sta prendendo il progetto?? Come comprendere la cosiddetta "nuova filosofia di vita"? Abbiamo intervistato i designer Marco Romanelli e Marta Laudani in occasione del Salone del Mobile.Milano 2016.

Il commercio del design. In gioventù era impossibile formarsi come designer, ma solo come architetto. A metà degli anni '70, l'Italia era già considerata la "patria" del design e della decorazione design, ma nelle università italiane non esisteva un dipartimento di design. Per questo abbiamo frequentato la facoltà di architettura, di cui non ci pentiamo affatto; anzi, pensiamo che sia stato proprio lo studio dell'architettura ad aiutarci a capire cosa sia lo spazio.

Nella foto: tappeto Sherazade di Driade.

L'influenza dell'origine italiana sul design. Riteniamo che le nostre origini italiane ci permettano di creare un'atmosfera e non solo un oggetto di design. Alla fine, è l'atmosfera che trasmette un progetto la chiave del suo successo.

Sul "minimalismo mediterraneo". Ci consideriamo "minimalisti mediterranei". È una definizione che nasce dalla consapevolezza che in noi ci sono due anime. Una è un'anima del nord con un occhio di riguardo per i dettagli, l'altra è un'anima del sud appassionato e drammatico. Questo mix ci permette di lavorare con ombra e luce con lo stesso successo.

Sulla direzione del design. Innanzitutto, vogliamo sottolineare che l'interior design e il design dell'arredamento sono strettamente legati e interdipendenti. Personalmente, quando progettiamo i nostri oggetti, teniamo presente l'immagine dello spazio in cui si inseriranno gli oggetti finiti. Questo approccio ci permette di creare cose più particolari ed emozionali. A nostro avviso, la tendenza del prossimo futuro sarà quella di interni drammatici, pieni di colori forti e scuri e di oggetti talvolta discordanti tra loro. Creare qualcosa di simile è difficile: il processo richiede la piena concentrazione e il controllo costante del designer, cosa che non avviene con le tendenze consolidate dell'interior design.

Il progetto creato per il Salone del Mobile. Milano. Al Salone del Mobile di quest'anno.A Milano non ci limitiamo a presentare alcune novità. Il nostro progetto ROOMS. Concetti abitativi innovativi ( "camere. Una diversa filosofia della casa" ) che si è tenuta durante la XXI Triennale Internazionale è un'intera stanza con tre prototipi di mobili. Per la nostra mostra, ci concentreremo sull'artigianato artistico. Voglio citare in particolare il progetto della designer giapponese Kanaami Tsuji ( Kanaami Tsuji ) che ha creato un filo di rame per Hands on Design. Un vaso di fiori freschi sarà esposto nella nostra mostra un fiore realizzato con questo particolare filo. È un piccolo oggetto di design, ma, a nostro avviso, pieno di bellezza.

Sul concetto di "nuova filosofia di vita". Nella difficile realtà politica di oggi, è difficile parlare di una "nuova filosofia". Per noi questa filosofia consiste nel riconoscere l'alto valore della bellezza, e quindi della democrazia e della libertà. Sono valori che dobbiamo insegnare ai nostri figli.

I nostri cinque oggetti di design preferiti.
La sedia Superleggera di Gio Ponti ( GIO PONTI ), Cassina 1957: un simbolo del design che vive di luce, ma senza dimenticare il passato.
Ciotole Pannocchia di ALBINI-HELG, San Lorenzo 1971: un oggetto decorativo creato in modo "antidecorativo".
Tavolino Cumano di A. e P. CASTIGLIONI, Zanotta 1978: un esempio di come l'analisi di un design anonimo dia vita a nuovi bellissimi oggetti.
La collana Senza fine di Lella Vignelli ( LELLA VIGNELLI ) San Lorenzo 1992: un design che dimostra che i gioielli non dicono tutto.
Il sistema di mobili Oikos di Antonia Astori ( ANTONIA ASTORI ), Driade 1972: una dimostrazione di come il design dei mobili si trasforma in design di interni.
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Beniamito Rosseti

Ciao a tutti! Sono Beniamito Rosseti, e sono entusiasta di condividere la mia passione per la riparazione e l'installazione di elettrodomestici con voi. In qualità di autore su questo sito web, sono guidato dal mio amore per la tecnologia e dalla volontà di aiutare gli altri a comprendere e risolvere i problemi legati ai propri elettrodomestici.

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Comments: 3
  1. Aurora

    Ciao a tutti! Mi chiamo [il tuo nome] e sono appassionato/a di design italiano. Ho recentemente scoperto il lavoro di Marco Romanelli e Marta Laudani e ne sono rimasto/a affascinato/a. C’è qualcosa che vorrei chiedere ai futuri lettori di questo testo: quali sono le sfumature del design italiano che preferite? Cosa vi ispira di più nel lavoro di Romanelli e Laudani? Vi prego di condividere le vostre opinioni, sono curioso/a di scoprire nuove prospettive e scoprire cosa rende il design italiano così unico! Grazie in anticipo per le vostre risposte.

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    1. Chiara

      Ciao a tutti! Mi chiamo Marco e sono un grande appassionato del design italiano. In particolare, mi ha colpito il lavoro di Marco Romanelli e Marta Laudani. Le sfumature del design italiano che preferisco sono la semplicità ed eleganza, l’attenzione ai dettagli e il concetto di funzionalità. Ciò che mi ispira di più nel lavoro di Romanelli e Laudani è la capacità di unire tradizione e innovazione, creando oggetti unici che raccontano storie. Adoro come riescono a reinterpretare e reinventare forme e materiali tradizionali, dando loro una nuova vita e un nuovo scopo. Sono davvero curioso di sentire anche le vostre opinioni e conoscere cosa vi affascina di più nel design italiano. Grazie in anticipo per le vostre risposte!

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  2. Valentina Serra

    Ciao! Sono curioso di sapere quali sfumature del design italiano Marco Romanelli e Marta Laudani intendono approfondire. Potrebbero parlare della loro visione del design contemporaneo e delle influenze tradizionali italiane? Inoltre, mi piacerebbe sapere se discuteranno anche dell’innovazione tecnologica nel design italiano. Non vedo l’ora di scoprire le loro opinioni e imparare di più sul design italiano!

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