Quale classe energetica di lavastoviglie scegliere?

Chiunque sia entrato in un negozio di elettrodomestici ha visto il sorprendente adesivo a forma di freccia con le lettere in latino. Questa etichetta indica la classe di efficienza energetica. In ambito domestico, si parla spesso di “consumo energetico” perché misura la quantità di elettricità consumata da una determinata macchina. Ma, naturalmente, c’è una piccola sfumatura.

Come leggere correttamente l’etichetta

La classe di efficienza energetica indica l’efficienza con cui la lavastoviglie utilizza l’energia. Questo è indicato dalle lettere. Sull’etichetta sottostante sono riportate informazioni più dettagliate sul consumo in kW della lavastoviglie per ogni ciclo di lavaggio per un ciclo di lavaggio standard con acqua fredda. Si prega di notare che questo si riferisce al consumo orario!

In parole povere, il termine “classe di efficienza energetica” e i dati sul consumo energetico si sono sviluppati in un’unica “classe energetica”. Anche se, ovviamente, non esiste un termine simile e il concetto di “classe” non si applica al consumo di energia.

Tornando alle classi di efficienza energetica, inizialmente sono previste 7 classi per tutti gli elettrodomestici. Questa classificazione è stabilita dalla direttiva 2010/30/CE della Commissione europea. Le classi di efficienza energetica sono etichettate da A (massima) a G (minima). Ma con lo sviluppo della tecnologia, le unità più “sprecone” sono state sostituite da quelle più efficienti dal punto di vista energetico. E poiché i produttori si sono impegnati a realizzare apparecchi sempre più efficienti dal punto di vista energetico, la sola designazione A è diventata insufficiente. Ecco come A+, A++ e A+++. I plus richiedono meno elettricità. Le classi da C a G non sono più prodotte e non sono reperibili nei negozi. Persino la serie B è ora più rara della serie A.

È importante notare che le classi più alte – A+, A++ e A+++ – non solo consumano meno energia, ma sono anche generalmente di qualità superiore in termini di assemblaggio e componenti. Possono essere utilizzati fino a 15 anni. In base all’esperienza dei maestri “RemBytTech”, la riparazione delle lavastoviglie a domicilio, il cui periodo di funzionamento non ha raggiunto i 5 anni, è più spesso richiesta dai proprietari di PMM di classe “semplicemente A” o “B”.

Quanto costerà in cifre: considerare i vantaggi di una classe superiore

Ecco alcune cifre concrete per capire meglio se vale la pena pagare troppo per la classe?

• A+- A+++ spende 0,4 – 0,6 kWh;
• A – 0,75-1,05 kWh;
• B consuma da 1,056 a 1,38 kWh;
• C può consumare fino a 1,72 kWh.

Il ciclo di lavaggio medio dura 2 ore. In altre parole, un modello A+++ consuma 0,8 kW, mentre un modello di classe B può arrivare a consumare 2,76 kW. Ora ricalcoliamo per un anno. L’utilizzo giornaliero della lavastoviglie comporta 292 e 1.007 kW. Al tasso di 5,15 Euro (dati relativi a Roma per appartamenti e case con cucine elettriche a tariffa unica nel gennaio 2022) otteniamo 1503 contro 5186 Euro. Dovreste convenire che si tratta di un risparmio sostanziale?

Suggerimento del giorno! Se volete risparmiare, mettete la lavastoviglie con un timer che parta dopo le 23:00. Se si allaccia un contatore a doppia tariffa, il lavaggio notturno costerà quasi 3 volte meno!

Sebbene la classe di efficienza energetica di per sé abbia una scarsa relazione con il consumo di acqua, esiste una correlazione. Le classi A+, A++ e A+++ sono sempre i modelli più moderni. E il produttore li ottimizza non solo con l’elettricità, ma anche con l’acqua, una risorsa non meno preziosa. Naturalmente, ciò varia notevolmente a seconda della capacità della macchina e del programma selezionato. Ma in generale, più intelligente è la macchina, minore è il consumo di tutte le risorse.

Questo articolo è stato redatto con il supporto informativo del centro servizi RemBytTech.