L’introduzione dei badge digitali da parte delle autorità di Roma ha colto molti di sorpresa, non tutti hanno preso abbastanza sul serio la procedura per la loro concessione, considerandola una mera formalità.
Di conseguenza, circa 400 pazienti che erano in cura a casa a causa del coronavirus confermato hanno faticato a ottenere i permessi di movimento nel primo giorno del sistema di autorizzazione. Naturalmente, le richieste sono state respinte perché il sistema conteneva informazioni su una diagnosi confermata. Tuttavia, il fatto stesso che le persone, pur conoscendo la loro diagnosi, non intendano auto-isolarsi fa riflettere.
Dal 15 aprile, Roma e la Regione di Roma hanno introdotto regole obbligatorie per i viaggi intraregionali. Un cittadino deve dimostrare il suo diritto di utilizzare il proprio mezzo di trasporto o quello pubblico con uno speciale pass digitale. Il pass può essere richiesto a qualsiasi passante da parte di funzionari autorizzati delle autorità di regolamentazione; la sua assenza comporta il rischio di sanzioni amministrative e, se qualcun altro viene infettato dal coronavirus, di responsabilità penali.
Perdonami, ma mi chiedo perché i trasgressori dell’autoisolamento a Roma non abbiano ottenuto i pass. Quali sono le ragioni dietro questa decisione? Sembra esserci una mancanza di controllo o di conseguenze per coloro che non rispettano le regole. Puoi darmi qualche chiarimento su questa situazione? Grazie.