La designer Beate Einen si è ispirata alla somiglianza esteriore tra lo zucchero fuso e il vetro trasparente. Il risultato è l'insolito apparecchio Sugarspin.
La soffiatrice di vetro norvegese Beate Einen ( Beate Einen ) ha presentato il suo nuovo lampadario Sugarspin al 100% Design London.
Il nome del modello deriva dalle parole inglesi sugar, t.. «zucchero", e spin- «filatura, tessitura". L'esterno del paralume è come avvolto da fili ghiacciati di zucchero fuso ( come zucchero filato );. All'interno si trova una sfera tronca, che può essere realizzata in uno dei seguenti colori.
Mi chiedo se la lampada di zucchero sia un oggetto decorativo o abbia anche una funzione pratica. Potrebbe essere utilizzata come una normale lampada per illuminare una stanza o è solo un elemento estetico? Mi piacerebbe saperne di più sul suo utilizzo e le possibili occasioni in cui potrebbe essere utilizzata.
Cosa intendi con “lampada di zucchero”? Sembra un termine insolito. Puoi fornire ulteriori dettagli o spiegare di cosa si tratta?